Ma quindi, se stellato é giusto che le porzioni siano ridotte e se non é stellato é giusto le porzioni siano più abbondanti? Vogliamo esporre nei menu il prezzo al kg? A Milano posso contare quasi un centinaio di locali non stellati dove consumare una cena tra 50 e 100€, bere escluso. E porzioni scarse. Ovviamente con quella stessa cifra potrei permettermi un menu degustazione in alcuni (pochi) stellati cittadini. Uno chef che riceve la prima stella, che fa? Taglia le porzioni? A Milano c’è spazio per tutti. E te ne accorgi quando non riesci a prenotare. E chi fallisce, chiude. O si ridimensiona. Quanti aspiranti chef stellati abbiamo, che poi si accontentano delle forchette o altri premietti?
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